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mercoledì 27 febbraio 2013

Sanremo, Paolo Bonolis: "Fazio ok, ma non mortifichiamo i Festival precedenti"


Paolo Bonolis rivolge i complimenti a Fabio Fazio per il Festival di Sanremo 2013, ma evidenzia un’anomalia in quella che chiama la “cassa mediatico-politica”. Il conduttore di Avanti un altro in un’intervista rilasciata al settimanale Chi ha approvato l’edizione faziana della kermesse canora:
Credo che la Rai abbia trovato la strada giusta con Fazio.
Poi, però, ha manifestato il suo dispiacere:
Mi spiace che la cassa mediatico-politica abbia dovuto spegnere il successo delle edizioni di Morandi e della Clerici. Si può essere bravi senza cancellare dall’anagrafe o mortificare altri esseri umani. Non credo che sia colpa di Fazio, ma qualcuno ha dimenticato qualche cosa. La valletta, per esempio, non c’era nemmeno nella nostra edizione del 2009; anche noi avevamo proposto la musica classica con Mozart e i Pink Floyd, non parliamo degli ascolti.
L’atteggiamento di Bonolis, protagonista assoluto di Sanremo 2005 e 2009 (e fino a qualche settimana fa dato come papabile per l’edizione 2014), è molto simile a quello messo in campo da Lucio Presta (il suo agente) e da Marco Salvati (uno dei suoi autori, il giudice di Avanti un altro) su Twitter negli scorsi giorni. Cordiali complimenti, tweet all’insegna del fair play, ma difesa fermissima di quanto fatto in passato da ‘quelli del loro giro’.
Per esempio Presta, che di Sanremo ne ha alle spalle 5, il giorno dopo il trionfo di Mengoni, ennesimo ‘prodotto dei talent’, ironizzava:

Finalmente dopo anni di vittorie un po' farlocche ( vecchioni)che venivano tutti dai talent, quest'anno big ed il giovane vengono da .....?

Per il marito di Paola Perego questa era la dimostrazione che alla fine “nulla cambia perché tutto cambi”. Anche Salvati utilizzava il sarcasmo per smentire, dal suo punto di vista, l’idea diffusamente presente sulla stampa di un ‘Festival 2013 del record’.

Il festival dei Record. Ultima serata: 2013 (12.997 53,80%) - 2012 (13.387 57,43%). Non mi tornano i conti.

Bonolis, esattamente come Presta e Salvati, si aggiunge al coro dei complimenti per Fazio & Co, ma invita a non dimenticare il passato. In effetti, aggiungiamo noi, la rivoluzione del Festival è iniziata proprio nel 2005, quando sul palco dell’Ariston salì Paolino, autore di una piccola grande svolta propedeutica ai successi più recenti del Festival.

Fonte:Tvblog

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