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venerdì 26 luglio 2013

Renato Brunetta incontenibile, esposto all'Agcom per Agorà: "Programma sbilanciato a sinistra"

Incassata la vittoria (parziale) decretata dall’Agcom per quanto riguarda Che tempo che fa e In mezz’ora, Renato Brunetta va avanti.
Stavolta il capogruppo del Pdl alla Camera ha presentato un esposto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ed un’interrogazione alla Commissione di Vigilanza Rai per denunciare la presunta violazione dei principi del pluralismo dell’informazione del programma Agorà, in onda ogni mattina su Rai3, e per chiedere interventi contro le palesi violazioni segnalate.

L’ex ministro ha fatto sapere in un articolo pubblicato su Il Foglio di aver esaminato, con l’aiuto dei dati dell’Osservatorio di Pavia, le 186 puntate della trasmissione andate in onda dal 24 settembre 2012 al 28 giugno 2013 (condotte prima da Andrea Vianello, poi diventato direttore di rete, e, dal 4 marzo, da Gerardo Greco) e di essersi trovato di fronte “un calcolo tremendo e sorprendente”.
E via con una serie di numeri. I soggetti politici appartenenti all’area del centrosinistra hanno totalizzato 291 presenze, pari al 45,9 per cento delle presenze totali, mentre gli ospiti riferiti all’area di centrodestra hanno raggiunto 222 presenze, pari al 34,3 per cento. Il centro non è andato oltre le 89 presenze (12,2%); il M5S è stato presente soltanto in due occasioni.
Brunetta si è quindi lanciato in un contorto discorso che lega le ospitate ai risultati elettorali conseguiti dai singoli partiti:
Si noti, fino al 24 febbraio cioè i primi cinque mesi di trasmissione, a voler prendere in considerazione come criterio il dato elettorale, il centrodestra aveva una maggioranza schiacciante. Dopo di che, per i successivi quattro mesi, la differenza che sarebbe dovuta essere tenuta in conto è stata dello 0,3 per cento (in concreto stessa quota). Precisamente il centrosinistra, se teniamo buono il dato costante del 30 per cento, ha avuto il 50 per cento in più di spazio rispetto al dato di rappresentanza. È vero che le altre componenti hanno beneficiato del rifiuto o quasi, del M5S a intervenire in trasmissione ma quello che doveva essere dei grillini è stato assegnato d’ufficio alla coalizione di Bersani.
Questa la conclusione di Brunetta:
Qui non discutiamo di professionalità dei conduttori. Il discorso riguarda l’attitudine ad impastare i programmi virando programmaticamente a sinistra ma pretendendo che non sia vero.


Fonte:Tvblog

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