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mercoledì 18 settembre 2013

Michele Santoro: "Matrix concorrente di Porta a Porta? Come Inter - Battipagliese"

Michele Santoro in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera si è detto convinto che il talk show non sia morto, come invece Giovanni Minoli (per citare una sola voce prestigiosa) sostiene e ribadisce da tempo:

È una stupidaggine assoluta. I talk show sono un genere eterno. Semmai sono morti i reality, che davano a chiunque l’illusione del successo, anche se l’ascensore sociale era già fermo. La crisi ci ha riportati alla realtà. E nessuna trasmissione riesce a restituire le tensioni sociali con l’immediatezza del talk. Cosa si è messo a fare nell’esilio moscovita Assange, lo svelatore dei segreti del mondo? Un talk show.
Santoro ha spiegato che la moltiplicazione dei talk show in Italia è dovuta al fatto che “la tv generalista ha un peso eccessivo” e che “sette reti sono troppe”. Poi ha osservato, en passant, come sia cambiato il genere televisivo:
All’inizio il mio format era teatrale, evocava l’agorà, la tragedia greca. Oggi ricorda semmai l’avanspettacolo, o i cinema di una volta, dove gli spettatori urlavano i loro commenti. I talk vengono frammentati su Youtube e discussi in Rete. Il più criticato, La Gabbia di Paragone, è stato anche quello più commentato.
Servizio Pubblico riprenderà la settimana prossima (in ritardo rispetto a tutti gli altri talk di prime time) e Santoro ha svelato che “quest’anno lavorerò sul ritmo narrativo del programma” perché “dobbiamo uscire dalle contrapposizioni retoriche, cercare una forma di convivenza tra diversi”. Santoro, il quale ha notato che se Nicola Porro “non fosse venuto ospite spesso da noi, forse non avrebbero notato le sue capacità”, ha confessato che il lunedì sera, presidiato in tv da due suoi allievi, “quando il talk (di Piazzapulita) appalla, giro su Iacona”.
Dopo aver speso parole di stima per Maria De Filippi (è uno dei rari personaggi tv che considero di primo piano) che pochi giorni fa aveva ‘consigliato’ a Mediaset di riprendersi Santoro, il conduttore è tornato a commentare la ormai mitologica puntata di Servizio Pubblico con Berlusconi ospite:
Berlusconi è stato efficace nel rispondere. Ma il giorno dopo i giornali stranieri scrivevano che erano emerse sia la sua grande capacità di guitto, sia la sua totale inadeguatezza a governare. Solo i giornali italiani non se ne sono accorti.
Quindi, una frecciata a Luca Telese, sulla carta diretto concorrente (ma solo il martedì!) di Porta a Porta di Bruno Vespa con il suo Matrix:
Vespa è un personaggio di primo piano. Sempre posizionato nelle pieghe istituzionali del sistema. Certo, mi piacerebbe vederlo contro una vera concorrenza. Lui dice che quest’anno ha la concorrenza di Telese (…) Luca crescerà, ma al momento è come se l’Inter scendesse in campo contro la Battipagliese.
Infine Santoro ha auspicato che La7 diventi la terza rete italiana dopo Rai1 e Canale 5 anche se “la perdita di Crozza è un pessimo segnale”. Perdita non ancora ufficilizzata da Cairo in realtà.


Fonte:Tvblog

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