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lunedì 25 novembre 2013

Che tempo che fa, 24 novembre 2013: tutte le interviste

22:36 Massimo Gramellini non c’è. Al suo posto, ci sono i tre giudici di Masterpiece in collegamento. De Cataldo: “Nei manoscritti, c’è molto autobiografismo. Qualcosa di meno interessante c’è ed è il fantasy”.
La Selasi: “Questo programma è rischioso ma un rischio che deve essere corso”. De Carlo: “Il criterio di scelta sarà sempre la qualità della scrittura”. La puntata di stasera finisce qui.
22:28 Fazio e la Littizzetto salutano Ligabue.
22:24 Ligabue canta un terzo brano inedito tratto da Mondovisione dal titolo Per sempre.
22:20 Ligabue: “La canzone ha un potere decriptabile. Non si sa perché la canzone riesce a funzionare. Un conto è la parola, un conto è la parola cantata”.
22:18 subito dopo, Ligabue canta Ho perso le parole.
22:15 Che tempo che fa ha ricostruito la radio di Radio Freccia. Ligabue lancia un disco di David Bowie, Rebel rebel.
22:13 Ligabue: “Mi piacerebbe che questo disco tenesse compagnia, producendo una sorta di sentimento con il quale identificarsi”.
22:08 Ligabue: “Io faccio il mediano. Faccio rock ‘n roll. Io spingo al coraggio, alla speranza e all’autodeterminazione. Non sono riuscito a trattenere questo lato un po’ rabbioso di me”.
22:06 Ligabue: “Sul PD, ho confessato la mia delusione, una delusione sana. Mi aspetto cambiamenti che possano far rivedere la mia posizione”. Su Mondovisione: “Ho cominciato a lavorare sul disco un anno e mezzo fa. Le canzoni già c’erano. Abbiamo lavorato molto sul suono. Non esistono solo le parole ma è importante anche il suono che usi”.
22:04 inizia l’intervista. Ligabue su Il sale della terra: “E’ una canzone sull’esercizio del potere e sugli effetti che produce. Nel ‘94 ironizzai sul potere della tv con A che ora è la fine del mondo?, il ritornello de Il sale della terra ha un’ironia amara”.
21:59 dopo la pubblicità, ascoltiamo un altro singolo inedito di Ligabue, Il sale della terra.
21:49 la prima canzone che ascoltiamo è Tu sei lei.
21:45 Ligabue fa il suo ingresso in studio. Littizzetto su Ligabue e Fazio: “Guardate che differenza!”. Ligabue presenta il suo nuovo album Mondovisione: “Non è un disco politico. Anche le canzoni d’incazzatura sono canzoni sentimentali. E io ho scritto sempre canzoni sentimentali”.
21:42 sulla pubblicità del Moment: “Si vedono queste donne entusiaste di aver comprato una confezione formato famiglia. Ma se vi fa male tanto la testa, non c’è mica tanto da festeggiare eh!”. Poi prende in giro la pubblicità della Conad e dice: “Si vede quest’uomo che dice: “Vado a controllare la freschezza” e inizia ad annusare i limoni e l’insalata. E la moglie che non gli dice mai: “Ma controlla la freschezza della mia patata!”. L’intervento della Littizzetto termina qui.
21:37 su Alessio Vinci: “E’ andato nella tv albanese per portare idee nuove…”. Parte un video di una trasmissione albanese praticamente identica a Che tempo che fa. Fazio: “Non mi viene in mente niente ma funziona? Le idee sono nell’aria”. Littizzetto: “Anche noi prendiamo i formai ma almeno li paghiamo!”.
21:34 riguardo Mogol: “Mogol farà l’inno della regione Lombardia. Gliel’ha chiesto Maroni. Lui l’ha sentita e ha detto che non va bene perché è troppo poco rock. La Padania, d’altronde, è la patria del rock. Ma come fa Mogol a fare una rima con cassouela!”.
21:29 sulla liberazione di Christian D’Alessandro: “Appena liberato ha detto: “Il blitz? Sì lo rifarei!”. Chris, non puoi aspettare almeno di ritornare in Italia! La prossima volta neanche Perry Mason ti tira fuori!”. Riguardo un uccello in via di estinzione: “E’ un passero bastardissimo. Uccide gli insetti e ci fai degli spiedini. Questo passerotto sai come si chiama in italiano? Si chiama Averla Piccola! Sembra una categoria di YouP0rn! State parlando di una passera! E per un passero è anche più imbarazzante…”
21:26 Luciana Littizzetto: “Ho visto Ligabue. C’è un tasso di testosterone. Una caserma di alpini in un uomo solo”. Riguardo la Sardegna: “Possiamo smettere di parlare di evento straordinario? Ciò che è successo in Sardegna è normale. La Sardegna è terra di alluvione da sempre. Piove e i fiumi vengono fuori. Ogni volta vengono dette le stesse frasi. Sono stati spesi 30 milioni per il territorio e questi soldi non sono niente. Perché non dite prima che non ve ne frega niente e facciamo prima?”.
21:16 Pif: “Non ho figli. A Palermo ho incontrato con dei ragazzi, una ragazza mi chiese cosa era successo nel ‘92 e mi sono reso conto che era arrivato il mio turno di raccontare le cose”. L’intervista a Pif termina qui. Fa il suo ingresso Luciana Littizzetto.
21:13 Pif: “Durante la strage di Via D’Amelio, stavo ridoppiando Balla con i lupi in siciliano nello studio di mio padre. Quando andai lì, pensai ad una esplosione di gas. Io a 10 anni sapevo che un bar era frequentato dai mafiosi. Io mi chiedo come può un genitore permettere ad un figlio di sapere dove si riuniscono i mafiosi!”. Vediamo un’altra scena del film.
21:09 Pif: “Io non ho avuto grandi traumi ma così facendo abbiamo lasciato soli gente come Chinnici, Falcone…”. “Io faccio parte della generazione segnata dal ‘92. Avevo vent’anno, a quell’età inizi ad avere coscienza, ad essere arrabbiato. Noi non saremmo mai rassegnati come i nostri genitori”.
21:07 Pif: “Da ragazzino, mi occupavo di cronaca nera nel giornalino di classe. Avevo molto da fare perché c’era la guerra di mafia. Una mia compagna di classe mi disse che il padre aveva visto una testa mozzata in una macchina. Ma io mi occupavo di cronaca nera e il padre era una fonte importante mica il cugino che dice solo cretinate!”.
21:03 Pif: “Ho scelto una chiave comica. Speriamo non si incazzino troppo anche se ormai stanno tutti in galera. Dovrei dare i diritti d’autore a Totò Riina. Sono tutte cose successe veramente ma non volevo far vedere il mafioso che sparava ma quello che faceva prima di sparare”. Pif ricorda anche la “staffetta” da Dalla Chiesa a Chinnici, e da Falcone e a Borsellino, Pif: “Li ammazzavano ma loro andavano avanti”. Vediamo una scena del film.
20:59 Pif: “Bisogna chiarire chi sono i cattivi e chi sono i buoni. C’è gente che nega anche l’olocausto. Contiguità è una parola importante. E’ incredibile quanto la mafia possa essere vicino a noi”.
20:56 il secondo ospite è Pierfrancesco Diliberto in arte Pif. Il conduttore e regista siciliano presenta il suo primo film La mafia uccide solo d’estate.
20:51 Sara e Roberta svelano a Fazio il loro saluto all’avversario in caso di sconfitta. La loro intervista termina qui.
20:50 le due tenniste non ammettono che il tennis italiano maschile non è allo stesso livello di quello femminile e Fazio scherza su questo fatto: “In quale era, il tennis maschile tornerà ad alti livelli?”.
20:46 Errani: “Ho iniziato a giocare, imitando mio fratello”. Vinci: “Mi sono trasferita a Roma e lì ho iniziato a capire che volevo diventare una tennista”. Riguardo i famosi urli delle tenniste, Errani: “Mentre giochi non ci fai molto caso…”.
20:44 Sara Errani: “La notte mi alzo spesso e vado al bagno per fare pipì!”. Roberta Vinci: “Sara è un martello. Parla sempre!”. Riguardo le Williams, Vinci: “C’è abbastanza timore fisico”. Appare un’immagine dove vediamo la differenza fisica abnorme tra le sorelle Williams e la coppia di tenniste italiane.
20:42 Vinci: “Sara è testarda, determinata e rognosa. Mi piace il suo dritto”. Errani: “Ha tanti pregi. Ci compensiamo bene”. Riguardo le discussioni tra loro, Errani: “Non ammettiamo mai di aver giocato male…”, Vinci: “Se mi dice che ho giocato male, non le parlo più! Litigare comunque è normale”.
20:38 la Vinci: “Ci sono momenti in cui il tennis inizi a non sopportarlo. Ci vuole tanta passione e tanti sacrifici”. La Errani: “Per me è divertimento. Sono molto competitiva”. Vinci: “Se la Errani mi batte? All’inizio sono contenta, poi una entra in campo per vincere e subentra l’agonismo”. Errani: “A Palermo ha vinto lei però mi ha aiutato tanto ed era preoccupata per me. Era sincera”. Parte un filmato con le loro vittorie.
20:34 la Errani risponde ad Agassi: “Il tennis femminile è cambiato, soprattutto fisicamente. Ci sono atlete molto forti. Comunque sono innamorata di Agassi fin da piccola”. La tennista bolognese racconta la sua esperienza all’Accademia di Bollettieri negli Stati Uniti che ha frequentato all’età di 12 anni.
20:31 le prime ospiti sono le tenniste Sara Errani e Roberta Vinci. La loro intervista è introdotta dalle immagini della vittoria della Fed Cup 2013.
20:26 fa il suo ingresso Filippa Lagerback che annuncia gli ospiti di stasera.
20:19 tra le altre opere mostrate e analizzate da Caroli, vediamo il Paesaggio con la fuga in Egitto di Annibale Caracci, L’estate di Nicolas Poussin, Paesaggio con figure danzanti di Claude Lorrain, Paesaggio di Gaspard Dughet, Bordighera di Claude Monet, Agrigento di Nicolas De Stael. La conclusione di Caroli: “Siamo stati così amati nel mondo, non si capisce perché ci amiamo così poco noi”.
20:11 inizio trasmissione. Fabio Fazio apre il programma, intervistando Flavio Caroli. Il critico d’arte e storico dell’arte parla di paesaggi classici, mostrando varie opere tra cui la Tavola Strozzi di Francesco Rosselli.



Fonte:Tvblog

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