Translate

domenica 26 gennaio 2014

Che Tempo che Fa, 26 gennaio 2014: anticipazioni

Ancora una domenica in compagnia di Fabio Fazio e dei suoi ospiti per la versione ‘estesa’ di Che Tempo Che Fa dalle 20.10.

La puntata si presenta alquanto eterogenea per personaggi e argomenti, che spaziano dalla stretta attualità politica all’intrattenimento fictional, passando per un ricordo dell’Olocausto alla vigilia della Giornata della Memoria.
Ad aprire la serata l’intervento di Flavio Caroli, pronto a guidarci alla scoperta del rapporto tra arte e guerra ed è forse un’intro perfetta per l’intervista a Pietro Grasso, Presidente del Senato ed ex Procuratore Nazionale Antimafia, col quale Fazio potrà discutere di legge elettorale, Italicum e di lotta alle Mafie.
Ad alleggerire il clima dovrebbe pensarci Terence Hill, ospite di Fazio in veste di attore, produttore, regista e anche sceneggiatore e non solo di ‘Don Matteo’, di cui pur si celebra la nona stagione e il suo (ancora) clamoroso successo.
Dopo l’intervento di Luciana Littizzetto c’è un momento dedicato alla Shoah: nessun ospite musicale questa sera per lasciar spazio ai ricordi di Vera Vigevani Jarach, scrittrice milanese, classe 1928 che scampò agli orrori nazisti rifiugiandosi in Argentina, ma che perse ad Auschwitz il nonno che non volle abbandonare l’Italia. Ma l’orrore la seguì e durante la Dittatura dei Colonnelli perse la figlia Franca, che appena 18enne entrò nella lista dei Desaparecidos e che secondo alcune testimonianze fu uccisa in un ‘volo della morte’ (ovvero gettata viva da un aereo a mare o nel Rio de la plata).
Vera è tra le fondatrici del movimento delle Madri di Plaza de Mayo. Il suo ‘viaggio’ tra la Shoah e la Dittatura argentina è diventata un documentario trasmesso sotto forma di web serie in sei parti dal Corriere.it, “Il rumore della memoria” diretto da Franco Bechis, anch’egli nipote di ebrei e sequestrato nell’Argentina negli anni ‘70 (che ha raccontato con i suoi film).
Ad accompagnare la Vigevani Ferruccio De Bortoli, in veste di Presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah. E la buonanotte di Massimo Gramellini questa sera viene dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, da cui partivano i convogli verso i campi di concentramento tra il 1943 e il 1945 e che è ormai tradizionalmente il luogo delle commemorazioni milanesi.



Fonte:Tvblog

Nessun commento:

Posta un commento